Passa ai contenuti principali

Recensione: L'incastro (im)perfetto (Ugly love) di Colleen Hoover


Si sa, tutto ciò che esce dalle mani di questa scrittrice é un successo assicurato, ma non ci si riesce mai ad abituarsi, e' un continuo superamento di se stessa, leggendo la serie Hopeless  (Le coincidenze dell'amore- Le sintonie dell'amore) pensavo avesse scritto dei libri bellissimi, fissando l'asticella delle aspettative molto in alto, ma ancora una volta mi ha sorpreso con Ugly Love. Ugly love, in italiano L'incastro (im)perfetto, e' un libro profondo, commovente (preparate i fazzoletti) dove, in buona parte del libro il protagonista non è l'amore spensierato e sereno ma, come dice il titolo, il brutto dell'amore, quello che non ti fa toccare il cielo con un dito, ma quello che ti costringe a sprofondare. La storia dei due protagonisti, Tate e Miles e' difficile e tormentata, lei, sorella dell'amico di Miles, e' infermiera e studentessa a tempo pieno, lui è un pilota di volo con un passato del quale non è a conoscenza nessuno e che lo sta tormentando da sei anni. Incapaci di resistere all'attrazione che provano l'uno per l'altra cercheranno di far funzionare le cose, seguendo due semplici (ma terribili) regole dettate da Miles:
1) Non chiedere mai niente sul mio passato
2) Non aspettarti nessun futuro

Naturalmente sarà difficile resistere a queste condizioni è Tate scoprirà giorno dopo giorno di non riuscire più ad andare avanti in questo modo. Ma come finirà tra i due? Cos'è che tormenta tanto Miles da non riuscire più ad aprire il suo cuore a nessuna? 

Scopritelo leggendo ;)

"La differenza tra il brutto dell'amore e il bello dell'amore e' che il bello è molto più leggero. Ti fa sembrare di volare. Ti porta in alto. Ti trasporta.  (...) Il brutto dell'amore non riesce a portarti in alto. Ti porta giù , ti tiene sott'acqua.Ti annega. Guardi in altro e pensi: vorrei essere lassù. Ma non lo sei. Il brutto dell'amore diventa te. Ti consuma. Ti fa odiare tutto. Ti fa capire che per quanto sia bello il bello dell'amore, il gioco non vale la candela."



Trama:

Quando Tate Collins conosce il pilota d'aerei Miles Archer, lui è completamente sbronzo davanti alla porta dell'appartamento di lei. Non potrebbe mai essere amore a prima vista. Anzi, i due non si considerano nemmeno amici. L'unica cosa che Tate e Miles hanno in comune è una grande attrazione fisica. Quando se lo confessano reciprocamente, scoprono di trovarsi d'accordo: lui non cerca l'amore e lei non ha tempo per l'amore, quindi resta solo spazio per il sesso. La solo relazione sembra non comportare nessun legame fisso, almeno finché Tate non comincia a voler infrangere le uniche due regole che Miles le ha imposto: Non chiedere del passato, non aspettarsi un futuro.

Entrambi pensano di poter gestire questa relazione, ma presto entrambi si rendono conto di non saperla gestire affatto. 






Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione: "Riparare i viventi", Maylis De Kerangal.

Salve lettori, il libro di cui vi parlo oggi tratta di un tema molto importante e al quale io tengo molto: la donazione degli organi. Il tema è molto delicato e ciò che rende questo libro degno di essere letto è la capacità della scrittrice di parlarne in un modo realistico e delicato, senza cadere mai nell'insensibilità o nella brutalità, entrambe possibili quando si affronta un soggetto così difficile. La storia prende il via con l'incidente in cui incorrono tre amici una mattina di inverno e procede con la descrizione di tutti quei meccanismi che dal momento in cui la tragica sentenza "morte cerebrale" viene emessa prendono il via. Attraverso questo libro riusciamo a comprendere tutte le sfumature delle emozioni umane che in quei tragici momenti si susseguono, e soprattutto ci avviciniamo a comprendere cosa voglia dire dover prendere una difficile decisione come è quella della donazione degli organi. Per questo motivo sono completamente a favore ad una

Recensione: Per primo hanno ucciso mio padre, Loung Ung

"Al pensiero di una torta tutta per me sento lo stomaco contrarsi.  Raccolgo un pezzo di carbone da terra.  Me lo metto in bocca con cautela e lo mastico.  Non sa di niente, ha una consistenza gassosa e lievemente salata.  Ho sei anni e invece di festeggiare con torte di compleanno mastico un pezzo di carbone." Ammetto che mi ci è voluto più tempo del solito per finire questo libro, non perché non fosse leggibile o bello, ma perché ricco di una tematica così importante e attuale, come possono essere solo la guerra e il genocidio, che ho avuto bisogno di tempo per metabolizzato e leggerlo con il giusto rispetto. La cosa che più mi ha sconvolta è il fatto che ciò che viene narrato è una storia vera, non solamente il contesto storico e politico ma gli stessi eventi descritti sono parte integrante della vita di questa donna, Loung Ung, oggi attivista per i diritti umani e che all'epoca della guerra aveva solamente cinque anni.   La lettura è un'esperienza qua