Potrei dirvi che il mio libro preferito e' il simbolo perduto, ma sarebbe una bugia, potrei fantasticamente dire Harry Potter, ma sarebbe incompleto, potrei ripiegare su Margherita Hack, ma ancora non sarebbe la completa verità. Io credo che il libro che ognuno di noi ha nel cuore sia un puzzle di tanti parti speciali di diversi autori, un mix esplosivo che ci fa battere il cuore, ci fa piangere e allo stesso tempo sognare ad occhi aperti. Io sono del parere che se conosci il "libro" di una persona puoi capire veramente fino in fondo la sua anima. Tutti dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima, per me lo sono i libri.
Salve lettori, il libro di cui vi parlo oggi tratta di un tema molto importante e al quale io tengo molto: la donazione degli organi. Il tema è molto delicato e ciò che rende questo libro degno di essere letto è la capacità della scrittrice di parlarne in un modo realistico e delicato, senza cadere mai nell'insensibilità o nella brutalità, entrambe possibili quando si affronta un soggetto così difficile. La storia prende il via con l'incidente in cui incorrono tre amici una mattina di inverno e procede con la descrizione di tutti quei meccanismi che dal momento in cui la tragica sentenza "morte cerebrale" viene emessa prendono il via. Attraverso questo libro riusciamo a comprendere tutte le sfumature delle emozioni umane che in quei tragici momenti si susseguono, e soprattutto ci avviciniamo a comprendere cosa voglia dire dover prendere una difficile decisione come è quella della donazione degli organi. Per questo motivo sono completamente a favore ad una
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