"Noi eravamo la gente di cui non si parlava sui giornali. Vivevamo nei vuoti spazi bianchi ai margini dei fogli e questo ci dava più libertà. Vivevamo negli interstizi tra le storie altrui." Il libro di cui vi parlo oggi è un libro che ho avuto l'opportunità di poter leggere grazie alla ripubblicazione recente di Ponte alle Grazie e che si inserisce perfettamente nel contesto e nella visione della società moderna, un libro che è stato definito "più preveggente e forte di 1984". Ho pensato a lungo a cosa avrei potuto dire a riguardo di questo libro, non è stato facile trovare le parole per analizzarlo. La storia mi ha talmente coinvolta che è stato molto difficile separarmeme una volta concluso. La società descritta in questo racconto possiamo dire che è distopica, descritta in un futuro in cui gli Stati Uniti non esistono più come li si conosce e dove un gruppo organizzato è riuscire a demolire la costituzione e instaurare il proprio regime in man...