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Recensione: The store, James Patterson



Salve lettori, oggi vi parlo del nuovissimo libro di James Patterson in uscita il 14 settembre per Longanesi. Patterson è uno degli scrittori più prolifici al mondo ma per quanto io ne sappia non ha mai scritto nulla del genere e questo mi ha incuriosita molto.
Per farvi avere un'idea un pochino più precisa di cosa stiamo parlando vi lascio qui la trama:


Non è un killer, ma è molto più pericoloso, per tutti noi. Il primo thriller di JP in cui la minaccia non è un assassino ma qualcosa di assolutamente inaspettato.E se il mondo immaginato da George Orwell fosse più vicino di quanto pensiamo? Jacob e Megan Brandeis stanno per perdere tutto. A New York non sembra esserci più posto per chi, come loro, vive della propria scrittura. È un mondo che li respinge, costringendoli a una scelta difficile: lasciare ogni cosa e trasferirsi con la famiglia in un villaggio in Nebraska, per intraprendere un nuovo lavoro. Ma non è un posto qualsiasi, né un lavoro qualsiasi. Jacob e Megan diventano parte integrante dell’immenso organismo di The Store. The Store non è solo «un» negozio on line. È «il» negozio on line, dominatore assoluto del mercato… The Store ha tutto e può consegnare tutto, grazie all’utilizzo di droni. The Store riesce addirittura ad anticipare le esigenze dei consumatori. Li conosce bene, anzi troppo bene. The Store è un forziere pieno di desiderabili oggetti, e di terribili segreti… E per tenerli celati The Store è pronto a tutto. James Patterson, l’autore contemporaneo di thriller più letto al mondo, ci rivela il lato oscuro dei tempi che stiamo vivendo. Con un romanzo travolgente e pieno di colpi di scena, disegna una società in cui la supremazia del marketing e i grandi monopoli tecnologici sono a un passo dall’avverare l’incubo del Grande Fratello. Una realtà sempre più inquietante, e sempre più vicina.

“Sembrava tutto perfetto. Naturalmente, in quanto spie, avremmo scovato tutti i difetti di quella perfezione.”

Una delle cose che subito mi ha colpito di questo libro è che la realtà immaginata dall'autore sembra inquietantemente probabile ai giorni nostri. Un incubo che prende forma mischiando insieme 1984, The Circle, la completa mancanza di privacy e  giganti dell'ecommerce online che prendono il controllo di ogni aspetto della vita delle persone. Di certo non una società in cui mi piacerebbe vivere. In questo contesto si inserisce la famiglia Brandeis, i cui genitori Megan e Jacob  entrambi scrittori, in seguito a un torto subìto da The store, decidono di farsi assumere per andare sotto copertura e spiarne ogni segreto. Da questo momento si ritroveranno a vivere in un piccolo paesino sperduto del Nebraska, in un quartiere popolato solo da lavoratori di The store, in cui vi sono telecamere ovunque (fuori e dentro casa) e dove tutti sanno esattamente tutto di ogni nuovo arrivato. A questo punto sembra che i ruoli si siano invertiti, non sono più loro a spiare The store ma viceversa  e ovviamente questo scombina i loro piani.
Spesso mi capita durante la lettura di iniziare a buttare giù una bozza di quelle che sono le mie impressioni sul libro e ammetto che in quel momento (meno di cento pagine alla fine) non erano grandiose, soprattutto nei confronti del protagonista, Jacob. Agiva in una maniera tale che mi innervosiva e i suoi comportamenti mi sembravano totalmente sbagliati e privi di logica da risultare molto sciocchi. Ovviamente non farò spoiler ma vi dico solamente che mi sono ricreduta leggendo la fine, decisamente ricreduta, il finale mi ha risollevato il morale, ero convinta che il libro stesse prendendo una piega totalmente diversa ma mi ha fatto molto piacere ricredermi. Nota per me: aspettare fino all'ultima riga prima di farsi un'opinione completa del libro.

Sebbene sia un libro con pochi personaggi quelli che ci sono sono ben caratterizzati e aiutano a dare spessore alla storia, Jacob, come ho detto prima, è stato quello che mi ha dato più soddisfazione, in quanto pensavo di averlo già inquadrato ma poi si è rivelato essere tutt'altro; ho adorato moltissimo invece il figlio minore Alex.
Di sicuro questo è un libro ben scritto, con un ritmo molto veloce e una trama molto intrigante (gli amanti del complotto lo adoreranno). Io l'ho letto in due serate e sicuramente alla fine non mi ha deluso. Ho trovato delle somiglianze con The Circle (Ne ho parlato qui), soprattutto riguardo l'aspetto della privacy ma, sebbene in The circle il problema era che la gente era favorevole e consenziente nel pubblicare ogni aspetto della sua vita su internet, in questo caso non è la gente che lo fa attivamente ma essendone comunque consapevole accetta la cosa. Credo che sia un interessante punto di vista da analizzare per capire meglio la realtà dei giorni nostri e in che direzione stiamo andando.


Buona lettura!




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