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Recensione: Non sparire, Bryn Chancellor






Ponte alle Grazie | Cartaceo: €18,00 | Ebook: €9,99

"Guardò in su, e il silenzio ebbe fine. Il cielo carbonizzato ululò allorchè la Via Lattea ne spezzò lo sterno, schiudendo alla vista il cuore galattico."


TRAMA
Jess Winters, diciassette anni appena compiuti, con la madre Maud si è trasferita da Phoenix nella tranquilla cittadina di Sycamore, nel nord dell'Arizona. Per sopportare la solitudine e il dolore per il divorzio dei genitori, Jess si rifugia in estenuanti passeggiate e nelle poesie che annota sul suo prezioso taccuino. Una notte, sotto una pioggia torrenziale che dura da giorni, scompare letteralmente nel nulla. Nessuna traccia, nessun indizio, nessun sospettato. Diciotto anni dopo Laura Drennan, professoressa di letteratura da poco giunta in città, a sua volta in fuga da un matrimonio finito, ritrova per caso le ossa di Jess nel letto asciutto di un torrente. Il mistero mai risolto della sua scomparsa fa riemergere testimonianze e ricordi ricomposti in un racconto corale che è facile avvicinare a certe pagine di un grande cantore dell'America più profonda e nascosta, William Faulkner. Il punto di vista di ciascun personaggio, svelando i propri intimi segreti, disegna il ritratto di un'assenza: solitudine, risentimento, frustrazione - ferite che si rimarginano solo in un rituale collettivo, un grande abbraccio consolatorio che chiude un lutto durato troppo tempo.

Buongiorno lettori, la recensione di oggi riguarda una delle ultime uscite di Ponte alle Grazie, Non sparire di Bryn Chancellor.

La trama di questo libro viene intessuta tra le vie di Sycamore, anonima cittadina dell'Arizona che si ritrova ad essere sotto le luci della ribalta a seguito della misteriosa scomparsa di Jess Winters, una giovane e introversa ragazza trasferitasi da poco con la madre in città.  
Si concentra sulle ferite del passato di un'intera cittadina e ne mostra le conseguenze diciotto anni dopo, soffermandosi sull'idea di una comunità i cui elementi sono in qualche modo vincolati l'uno all'altro. 

Punto cruciale della narrazione è naturalmente la scomparsa di Jess e l'abilità della scrittrice sta nell'essere stata in grado di ampliare il raggio d'azione riuscendo a creare un intreccio narrativo complesso su quelli che possono sembrare all'apparenza solo personaggi di sfondo ma che in realtà, in un modo o nell'altro,  sono collegati anche senza esserne consapevoli.

Questo fa si che il libro sia scritto con punti di vista diversi, tutti i cittadini diventano protagonisti a loro volta, ognuno promotore della sua verità. In un continuo alternarsi di piani temporali  tra passato e presente il lettore viene accompagnato attraverso i pensieri di tutti quelli che sono stati colpiti dalla tragedia e che da allora cercano di andare avanti con la propria vita, credendo che il caso di Jess sia destinato a non chiudersi mai. 
Sarà solo l'arrivo di un nuovo membro nella città che scuoterà  la situazione e cambierà gli equilibri che fino a quel momento avevano regnato a Sycamore. 

In questo libro vengono affrontati temi molto forti come il lutto, il dolore, la scomparsa non sempre trattati con il rispetto che meritano e approfonditi, ma fortunatamente non è questo il caso, ognuno qui ha il proprio spazio per essere affrontato e interiorizzato e grazie agli occhi dei singoli protagonisti i lettori possono esserne testimoni.  
Di questa lettura mi ha colpito particolarmente l'attenzione e la cura per i personaggi che essendo perfettamente caratterizzati rendono la lettura scorrevole e autentica.

E' un libro che consiglio a tutti quelli che amano perdersi in quei racconti dove misteri e vicende personali sono strettamente intrecciati e  che amano approfondire la psicologia dei protagonisti. 






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