Passa ai contenuti principali

Recensione libro e film: Il cerchio, Dave Eggers.



"Sapere è bene. Sapere tutto è meglio."


Ammetto che per una volta ho guardato il film prima di aver letto il libro nonstante questo fosse nella mia wishlist da un paio di anni, ed è stata proprio la curiosità a spingermi ad andare a vederlo quasi a scatola chiusa e solo in seguito leggere il libro. In questa recensione cercherò di parlare anche del film, elencando le cose che ho apprezzato e quelle che invece non ho gradito.
Il cerchio è stato pubblicato nel 2014 e, sebbene parli di una società abbastanza futuristica, oggi come oggi la realtà che ci racconta l'autore sembra spaventosamente non solo possibile ma anche probabile in quanto descrive minuziosamente una società, e in particolare un'azienda (Il cerchio), alle prese costantemente con la spinta all'evoluzione digitale e tecnologica, il tutto reso possibile dalla convergenza delle informazioni private degli individui nel "social network" TruYou, che porta il concetto di social ad un nuovo allarmante livello, formato da informazioni strettamente personali come quelle sanitarie e bancarie e dove la privacy diventa una forma di bugia, negativa e mal vista dalla società. La narrazione è scorrevole, nonostante le quasi 400 pagine e la trama è molto intrigante con un senso di suspence interessante; fino alla fine rimani in conflitto con te stesso e con la protagonista su cosa sia giusto e sbagliato.
Il film l'ho trovato molto fedele al libro, cosa spesso rara, i dialoghi in alcuni punti della narrazione coincidevano e tutte le scene principali del libro sono state mantenute. La cosa che mi ha lasciato perplessa però è stata la differenza sul finale, non tanto la differenza sulla scena quanto per il diverso messaggio finale che arriva allo spettatore/lettore. Cerco di spiegarmi meglio senza svelarvi troppo: terminato di vedere il film al cinema, a caldo ho avuto la sensazione di una svolta nella visione della protagonista e mi è arrivato un certo tipo di messaggio che mi ha portato a delle riflessioni personali, cosa che invece non ho trovato per niente nel libro e che mi ha stupito non poco. Non ho gradito molto infatti il finale del libro, per quanto possa essere una scelta descrivere una visione pessimistica della realtà avrei gradito di più una svolta almeno ideologica.
Ho apprezzato invece molto il fatto che nonostante il libro sia impiantato sull'esaltazione di questo modello di vita puramente social (ma non sociale), la bravura dello scrittore sta nel dare al lettore gli strumenti per distaccarsi da quello che legge, riuscendo a  far suscitare un senso critico che va contro ciò che nel libro sembra il mondo perfetto.

In un periodo come quello in cui ci troviamo adesso, dove la presenza o meno sui social viene visto come indicatore della popolarità e della vita sociale dell'individuo, e dove l'imperativo categorico è condividere tutto, sempre e comunque, più che la  vita sui social bisognerebbe analizzare e trovare un equilibrio su quella che rimane fuori dai social media e renderla più sociale, in un contesto di essere umani e non esseri digitali.   

"I SEGRETI SONO BUGIE; CONDIVIDERE E' AVERE CURA; LA PRIVACY E' UN FURTO"

Trama:

"Mio Dio, questo è un paradiso" pensa Mae Holland un assolato lunedì di giugno quando fa il suo ingresso al Cerchio. Mai avrebbe pensato di lavorare in un posto simile: la più influente azienda al mondo nella gestione di informazioni web, un asteroide lanciato nel futuro e pronto a imbarcare migliaia di giovani menti. Mae adora tutto del Cerchio: gli open space avveniristici, le palestre e le piscine distribuite ai piani, la zona riposo con i materassi per chi si trovasse a passare la notte al lavoro, i tavoli da ping pong per scaricare la tensione, le feste organizzate, perfino l'acquario con rarissimi pesci tropicali. Pur di far parte della comunità di eletti del Cerchio, Mae non esita ad acconsentire alla richiesta di rinunciare alla propria privacy per un regime di trasparenza assoluta. "Se non sei trasparente, cos'hai da nascondere?" è uno dei motti aziendali. Cioè, condividere sul web qualsiasi esperienza personale, trasmettere in streaming la propria vita. Nessun problema per Mae, tanto la vita fuori dal Cerchio non è che un miraggio sfocato e privo di fascino. Perlomeno fino a quando un ex collega non la fa riflettere: il progetto di usare i social network per creare un mondo più sano e più sicuro è davvero privo di conseguenze o rende gli esseri umani più esposti e fragili, alla fine più manipolabili? Se crolla la barriera tra pubblico e privato, non crolla forse anche la barriera che ci protegge dai totalitarismi?

Trailer:

Buona lettura/visione!

Commenti

  1. ciao Jessica! complimenti per la recensione, mi piace il confronto libro/romanzo. Sono piuttosto curiosa di leggere il romanzo, anche se non ho trovato sempre commenti positivi. Ma la tua riflessione sull'intento dell'autore, e la differenza sul messaggio finale tra libro e film, mi ha convinto a dare una chance al romanzo! :) buone letture!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lily, grazie per il tuo commento! Se alla fine leggerai il libro fammi sapere cosa ne pensi, sono curiosa di conoscere altri punti di vista ;) Buona serata!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Recensione: Il racconto dell'ancella, Margaret Atwood

"Noi eravamo la gente di cui non si parlava sui giornali. Vivevamo nei vuoti spazi bianchi ai margini dei fogli e questo ci dava più libertà. Vivevamo negli interstizi tra le storie altrui." Il libro di cui vi parlo oggi è un libro che ho avuto l'opportunità di poter leggere grazie alla ripubblicazione  recente di Ponte alle Grazie e che si inserisce perfettamente nel contesto e nella visione della società moderna, un libro che è stato definito "più preveggente e forte di 1984". Ho pensato a lungo a cosa avrei potuto dire a riguardo di questo libro, non è stato facile trovare le parole per analizzarlo. La storia mi ha talmente coinvolta che è stato molto difficile separarmeme una volta concluso.  La società descritta in questo racconto possiamo dire che è distopica, descritta in un futuro in cui gli Stati Uniti non esistono più come li si conosce e dove un gruppo organizzato è riuscire a demolire la costituzione e instaurare il proprio regime in man...

Segnalazione scrittori emergenti: L'enigma dell'ermellino, C. C. Omell

Buongiorno lettori, oggi vi segnalo un'uscita molto interessante: L'enigma dell'ermellino. Si tratta del primo libro per bambini e ragazzi scritto da Chiara Comella è ambientato nel mondo dell'arte. A me incuriosisce molto, e a voi? TRAMA Il romanzo è ambientato all'interno di alcuni dei quadri più famosi della storia della pittura mondiale. Durante una visita al museo, Andrea e Gaia, due ragazzi di undici e otto anni, finiscono in un buio deposito, dove incontrano una donna vestita in abiti rinascimentali. Si tratta di Cecilia Gallerani, la dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci, evasa dalla propria cornice perché allertata dall'assenza del suo animaletto. I bambini si offrono di aiutare la strana signora nella ricerca dell'ermellino scomparso, ma la storia ben presto si complicherà. Passando di quadro in quadro, i due giovani galoppano attraverso capolavori della pittura, perdendosi in un mondo fatto di colore e disegni. I quadri di Arcimb...

I preferiti del 2017

È stato un anno pieno di belle letture per fortuna e tra circa 60 libri letti ho dovuto sceglierne solo dodici per farvi questo post. Ammetto che non è stato facile ma queste sono le mie scelte, fatemi sapere se li avete letti.    GENNAIO : Illuminae , Amie Kaufman e Jay Kristoff. Questo è stato uno dei primi libri letti quest'anno, ambientato nello spazio e con una struttura del libro pressoché unica, è davvero imperdibile (il secondo volume Gemina mi aspetta già sul comodino).  FEBBRAIO : Il libro degli specchi , E. O. Chirovici, un libro che parla di libri e di misteri, perfetto per gli amanti del genere, l'ho recensito qui:  http://bibliophilie-bookslover.blogspot.it/2017/03/recensione-il-libro-degli-specchi-di-e.html    MARZO : Il valzer degli alberi e del cielo, Jean-Michel Guenassia è ambientato durante gli ultimi anni di vita di Van Gogh e mostra al lettore l'aspetto più romantico e umano del pittore. Ho avuto l'opportunità di intervista...