Buongiorno lettori,
La seconda recensione di oggi riguarda l'ultimo libro di Cristina Caboni, la custode del miele e delle api. Dopo aver passato la mattina su Marte ora ci trasferiamo in Sardegna, in particolare ad Abbadulche, luogo in cui si svolge la narrazione.
La storia segue la vita di Angelica Senes, bambina che troppo spesso trascurata dalla madre inizia a imparare cosa voglia dire cavarsela da sola e dover crescere, il tutto non senza l'aiuto di jaja, la zia Margherita Senes, una figura nota nella comunità soprattutto per il suo miele. Il miele e' naturalmente ciò che fa da filo conduttore in questo romanzo, e' la stessa Margherita che, accorgendosi delle spiccate doti innate della bambina con le api la introduce un po' alla volta al mondo dell'apicoltura, gettando le basi per quello che sarà poi il suo lavoro.
Parlandovi di questo libro però non voglio concentrarmi sulla storia, fondamentale ovviamente, ma marginale rispetto a tutto il significato più profondo che c'è dietro. Sono rimasta molto colpita infatti da questo libro, da come partendo dalla natura stessa, dalle api cioè, la scrittrice abbia ampliato il discorso toccando temi importantissimi quali la famiglia, la solidarietà femminile, il senso di apparenza alla propria terra e l'importanza che hanno le tradizioni nella nostra vita, anche se troppo spesso dimenticate. Ancora una volta questa talentuosa scrittrice è riuscita ad accompagnarmi per mano in terre inesplorate, a contatto con la natura e i suoi misteri. Spesso oggi come oggi il mondo delle api e la loro importanza viene dimenticato perché non ci si rende conto di quanto siano fondamentali per il nostro ecosistema. Con questo libro spero che torni alta l'attenzione per la natura e per quei valori che ci hanno da sempre contraddistinto e che sono radicati in noi, prima tra tutti la famiglia.
Trama:
Angelica non è mai riuscita a mettere radici. Non ha mai voluto legarsi a niente e nessuno, sempre pronta a fuggire da tutto per paura. C'è un unico posto dove si sente a casa, ed è tra le sue api. Avvolta dal quieto vibrare delle loro ali e dal profumo intenso del miele che cola dalle arnie, Angelica sa di essere protetta e amata. È un'apicultrice itinerante e il miele è la sola voce con cui riesce a far parlare le sue emozioni. Perché il miele di lavanda può calmare un animo in tempesta e quello di acacia può far ritrovare il sorriso. E Angelica sa sempre trovare quello giusto per tutti, è il suo dono speciale. A insegnarglielo è stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l'infanzia, quando viveva su un'isola spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a fermarsi a lungo in nessun luogo.
Ma adesso il destino ha deciso di darle un'altra possibilità. C'è un'eredità che la aspetta là dove tutto è cominciato, su quell'isola dove è stata felice. C'è una casa che sorge fra le rose più profumate, un albero che nasconde un segreto prezioso e un compito da portare a termine. E c'è solo una persona che può aiutarla: Nicola. Un uomo misterioso, ma che conosce tutte le paure che si rifugiano nei grandi occhi di Angelica. Solo lui può curare le sue ferite, darle il coraggio e, finalmente, farle ritrovare la sua vera casa. L'unico posto dove il cuore può essere davvero libero.
Buona lettura :)
Purtroppo Cristina Caboni non mi incuriosisce, dopo aver letto il suo primo romanzo sono rimasta un pò delusa!!! Ciao Rosa
RispondiEliminaCiao Rosa, mi spiace perché a me questa scrittrice piace molto. In generale cerco di dare sempre una seconda possibilità ai libri, non sai mai cosa potresti perderti. A presto ciao :)
EliminaPrima non mi attirava, ma ora ci sto facendo un pensierino :)
RispondiEliminaNuova follower ^^
Ciao :) benvenuta!! Fammi sapere poi cosa ne pensi ;)
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