"Katrina è la madre che ricorderemo finchè non arriverà un'altra madre dalle grandi mani spietate, sanguinaria"
Buongiorno lettori, il libro di cui vi parlo oggi è Salvare le ossa, uno dei titoli di cui più si è parlato negli ultimi mesi firmato dalla scrittrice già 2 volte vincitrice del National Book Award: Jesmyn Ward.
La protagonista indiscussa di questo racconto è la giovane Esch, cresciuta in una zona poverissima del Missisispi insieme ai suoi fratelli, il padre alcolizzato e China, la giovane Pitbull, che in qualche modo diventerà il punto di riferimento emotivo di Esch quando scoprirà anche lei di essere incinta.
Attraverso gli occhi di quest'ultima assistiamo alla vita quotidiana di una famiglia disagiata e costretta ad arrancare per poter tirare avanti, guadagnando qualcosa vendendo i cuccioli o vincendo combattimenti clandestini tra cani; allo stesso tempo possiamo osservare anche il profondo legame di devozione tra Skeetah e China, la spensieratezza di Junior, il più piccolo dei fratelli, e gli sforzi di Esch per farsi notare da Manny, il ragazzo di cui è innamorata.
Altra innegabile protagonista è la natura, solitamente relegata ad essere un mero sottofondo, qui si fa largo prepotentemente, intrecciandosi nella trama e nella vita dei protagonisti. L'uragano Katrina mostra qui tutta la sua presenza non solo in termini di distruzione di un territorio ma anche e soprattutto nei confronti della popolazione, colpita duramente da questo evento atmosferico senza precedenti.
La maestria della scrittrice sta nel riuscire a sorprenderci in ogni pagina, quando ci si aspetta una scena delicata troviamo durezza e quando crediamo di essere arrivati in un momento di criticità riscopriamo dolcezza.
Questo connubio è un elemento che spiazza ma in un modo molto positivo, riuscendo a caricare emotivamente ogni singola parola coinvolgento direttamente il lettore.
Una lettura potente e commovente, capace di scuotere fino alle radici convinzioni e pregiudizi e che parla direttamente all'anima del lettore.
Concordo con te: potente è una parola adattissima! :)
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