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Recensione: La segretaria, Renée Knight


Piemme | Cartaceo €19,50 | Ebook €9,99

"La persona più pericolosa in questa stanza è lei, la segretaria"

TRAMA Christine Butcher. È la tua segretaria, o personal assistant come si dice oggi. Ti fidi di lei. Da più di dieci anni accompagna le tue febbrili giornate in ufficio, controlla la tua agenda, e forse conosce anche te, la bella, famosa Mina Appleton, meglio di quanto tu stessa ti conosca. Caffè fino a mezzogiorno, tè nel pomeriggio, e dopo le sei nient'altro che whisky: la tua segretaria non sbaglia mai. Come faresti senza di lei? Christine è insostituibile: in questi anni, mentre prendevi in mano la guida del tuo impero di supermercati eliminando per sempre tuo padre, lei era lì. Qualche passo dietro di te, silenziosa come un topo, attenta a notare ogni cosa. Ogni segreto sussurrato, ogni informazione scambiata, ogni sguardo carico di significati. Tu le sei grata, davvero. Eppure, ogni tanto, ti si affaccia nella mente un pensiero. Fin dove arriva la lealtà di Christine Butcher? Quale prezzo ha la sua dedizione? Fino a che punto ognuno dei tuoi sporchi segreti sarà al sicuro con lei? Perché forse, senza volerlo, in tutti questi anni non hai capito chi è davvero la tua segretaria. Forse l'hai sottovalutata. E adesso sei pronta ad affrontare Christine Butcher?

Salve lettori!

Con questa recensione voglio parlarvi di uno degli ultimi libri letti a Dicembre, La segretaria, scritto da Renéè Knight che probabilmente ricorderete per il suo thriller d'esordio pubblicato nel 2015: La vita perfetta.

Christine è la segretaria perfetta, metodica e leale, per diciotto anni non ha mai lasciato il fianco di Mina Appleton e  l'ufficio in cui lavora si è lentamente trasformato nella sua residenza principale. Conosce tutto di tutti, sa destreggiarsi tra appuntamenti e clienti ed è diventata indispensabile per il suo superiore. 
Mina è a conoscenza di quanto Christine sia fondamentale e con ottime doti manipolatorie e pressioni psicologiche riesce a farla rimanere fedele per numerosi anni, facendosi mettere al primo posto davanti a tutto e non facendosi scrupoli nel pretendere anche l'impossibile dalla sua segretaria. 
La storia si sviluppa nell'arco di diversi anni e sfruttando le vicende lavorative analizza da vicino le dinamiche tra le due donne protagoniste dal punto di vista psicologico, creando una interessante narrazione soprattutto quando non si riuscirà più a distinguere chi tra le due è in effettiva posizione di potere e chi di sottomessa. 

La particolarità di questo libro etichettato come  thriller è che non lo è, o meglio, lo è solo in parte. Si distanzia da quello che è l'immaginario collettivo del genere thriller in quanto è una narrazione estremamente focalizzata sulla manipolazione e la pressione psicologica e dove il crimine diventa quasi elemento di sfondo, sopito fino alla seconda metà del libro.  

Uno dei punti forti  è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi, in particolare il modo in cui viene mostrata  pagina dopo pagina la personalità multisfaccettata  di Christine in cui il confine tra dedizione e ossessione è sempre più labile e grazie alla quale l'impressione che il lettore ha è quella di non riuscire mai a comprendere del tutto quale svolta aspettarsi all'interno del libro.
    
Il ritmo della narrazione è lento, cadenzato, riflessivo, studiato per svilupparsi come la vicenda narrata senza avere troppi colpi di scena repentini e con un arco temporale che copre un decennio.

Un libro assolutamente consigliato per chi ama leggere le vicende tormentate di un  personaggio la cui psiche è analizzata nella sua totalità e diventa la chiave di lettura per l'intero romanzo.   




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