Passa ai contenuti principali

Il ladro di nebbia. Lavinia Petti


Dove finiscono le cose che perdiamo?
E se vi dicessi che esiste un regno in cui le cose perse vanno a stare finché qualcuno non va a ritrovarle?
Un regno ai limiti del possibile, dell'immaginabile, della fantasia, dove ogni cosa è allo stesso tempo reale e inesistente, dove ci sono chiavi che aprono solo porte che si fanno trovare e dove le illusioni sono merce di scambio.
Questo regno è Tirnaìl e Antoine Affarimiei ci si troverà catapultato, alla ricerca di un ricordo perduto viaggerà attraverso le vaste lande di questa terra, trovandosi a dover affrontare i suoi demoni del passato, con l'aiuto prezioso di una libellula e di una lucciola.

Una lettura davvero piacevole, dove per un po' ci si estrania dalla realtà quotidiana e si riesce ad avere una visione del "regno delle cose perdute", regno magicamente costruito dalla fantasia della talentuosa scrittrice Lavinia Petti, che ha saputo creare dal nulla, proprio come il nulla delle cose perse e ritrovate.
Chapeau 

Buona lettura... Ah e ricordatevi: In fondo esiste solo quello in cui crediamo ;)


Trama:
Antonio M. Fonte è uno scrittore di enorme successo, ma per lui la fama e ricchezza non hanno alcun significato. Stralunato e sociopatico, vive in una vecchia casa dei Quartieri Spagnoli di Napoli con la gatta Calliope, e se non ci fosse il suo agente letterario a ricordargli scadenze e doveri sarebbe incapace di distinguere ciò che è reale da ciò che forse non lo è. Ma un giorno, in mezzo alle migliaia di lettere dei suoi ammiratori, Antonio ne riceve una che non può ignorare. Datata quindici anni prima, è indirizzata a una donna che Antonio non crede di avere mai conosciuto. Solo il nome del mittente gli è familiare, perché è il suo. Quella lettera l'ha scritta lui, senza alcun dubbio. Quelle parole accennano a un ricordo smarrito e soprattutto a un uomo che è stato ucciso, forse da lui stesso. Ma Antonio di tutto questo non ricorda nulla. Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, si perde nei vicoli di Napoli e in un palazzo mai visto prima incontra uno strano personaggio che ha la mania di raccogliere tutto ciò che gli uomini perdono: nel suo Ufficio Oggetti Smarriti, però, non si trovano solo mazzi di chiavi, libri o calzini spaiati, ma anche ricordi di giochi infantili, amori giovanili, speranze e sogni dimenticati. Antonio intuisce che forse è da lì che deve partire per ritrovare il filo del suo passato e risolvere l'enigma della lettera. Ma quell'enigma nasconde arcani ancora più insondabili: il segreto di una città che cambia forma e aspetto, l'avventura di un viaggio imprevedibile tra personaggi straordinari, il mostro di un ladro fatto di nebbia e di una storia tutta da ricostruire...    E da raccontare.


Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione: Vita su un pianeta nervoso, Matt Haig

Edizioni E/O | Cartaceo €15,00 | Ebook €11,99 "Sei incredibile. Non sei niente, e sei tutto.  Sei un singolo istante e sei tutta l'eternità.  Sei l'universo in movimento." TRAMA Il mondo ci sta confondendo la mente. Aumentano ondate di stress e ansia. Un pianeta frenetico e nervoso sta creando vite frenetiche e nervose. Siamo più connessi, ma ci sentiamo sempre più soli. E siamo spinti ad aver paura di tutto, dalla politica mondiale al nostro indice di massa corporea. Come possiamo rimanere lucidi su un pianeta che ci rende pazzi? Come restare umani in un mondo tecnologico? Come sentirsi felici se ci spingono a essere ansiosi? Dopo anni di attacchi di panico e ansia, queste domande diventano questione di vita o di morte per Matt Haig. Che inizia a cercare il legame tra ciò che sente e il mondo intorno a lui. Vita su un pianeta nervoso è uno sguardo personale e vivace su come sentirsi felici, umani e integri nel ventunesimo secolo. Salve lettori, ...

La custode del miele e delle api, Cristina Caboni.

   Buongiorno lettori,  La seconda recensione di oggi riguarda l'ultimo libro di Cristina Caboni, la custode del miele e delle api. Dopo aver passato la mattina su Marte ora ci trasferiamo in Sardegna, in particolare ad Abbadulche, luogo in cui si svolge la narrazione. La storia segue la vita di Angelica Senes, bambina che troppo spesso trascurata dalla madre inizia a imparare cosa voglia dire cavarsela da sola e dover crescere, il tutto non senza l'aiuto di jaja, la zia Margherita Senes, una figura nota nella comunità soprattutto per il suo miele. Il miele e' naturalmente ciò che fa da filo conduttore in questo romanzo, e' la stessa Margherita che, accorgendosi delle spiccate doti innate della bambina con le api  la introduce un po' alla volta  al mondo dell'apicoltura, gettando le basi per quello che sarà poi il suo lavoro. Parlandovi di questo libro però non voglio concentrarmi sulla storia, fondamentale ovviamente, ma marginale rispetto a tutto il significat...