Passa ai contenuti principali

Recensione: Liberate il cervello, Idriss Aberkane



"Non siamo venuti al mondo per conformarci a un'impronta ma per lasciare la nostra"

Con questa frase chiave possiamo capire al meglio il messaggio intrinseco di questo libro. Sono rimasta molto colpita dall'argomento, sono da sempre appassionata di psicologia ma ammetto di non aver mai saputo che esistessero cose come la neurosaggezza o la neuroergonomia e in questo libro Idriss Aberkane riesce a spiegarle puntando l'attenzione in particolare su quanto queste possano condizionare la nostra vita in diversi campi quotidiani della società. In questo trattato infatti si riesce , grazie a una lettura critica, a comprendere il potenziale del nostro cervello se solo non venisse rinchiuso in una "scatola inadatta al suo contenuto" in campi quali l'istruzione, il marketing, il giornalismo e la politica.
Vi avviso che questo non è un libro in cui troverete tecniche pratiche per diventare esperti di matematica in 10 passi ma è un saggio vero e proprio, in grado però di arrivare anche al lettore comune in quanto ai tecnicismi scientifici viene sempre associata una spiegazione semplice e diretta.

Una lettura insomma perfetta per riuscire meglio a capire e a capirsi cercando di vedere le cose oltre gli schemi rigidi prefissati dalla società nei secoli.

È un libro che consiglio a chiunque abbia voglia di scoprire qualcosa di nuovo e meraviglioso sulla propria mente e su quanto quest'ultima venga condizionata dalle menti di chi ci circonda. 


"... Ma la lezione che bisogna trarne in questa fase è che l'attenzione moltiplicata per il tempo è la moneta più elementare per acquistare conoscenze , e che la volontà di spenderla si massimizza quando si ama ciò che si impara."


I 5 comandamenti per cambiare la scuola e la società:

  1. Siamo tutti capaci di prestazioni eccezionali
  2. Il gioco è il modo più normale di imparare
  3. Il piacere, oggi demonizzato nelle scuole, deve essere al centro delsistema scolastico
  4. La natura è la nostra biblioteca
  5. La conoscenza non è nulla senza la saggezza




TRAMA Ogni sette anni, la quantità di conoscenze a disposizione dell'umanità raddoppia di numero. Con una velocità prima inimmaginabile, giorno dopo giorno circolano nel mondo milioni di nuove conoscenze. Ma, sostiene Idriss Aberkane nel suo «trattato» audace e visionario, a questa impressionante quantità di informazioni corrisponde ben poca saggezza; e una società che produce informazioni senza saggezza finirà per autodistruggersi. Ebbene, lo strumento più potente per affrontare qualsiasi sfida e ritrovare la strada della saggezza, noi lo possediamo già, ed è il nostro cervello; e l'osservazione e lo studio delle persone considerate «fenomeni», come i «calcolatori prodigio», indicano la strada da percorrere. Questa strada, però, è disseminata di ostacoli. Primo fra tutti il sistema dell'istruzione, che premia il conformismo, l'individualismo, l'«alimentazione forzata» del cervello, scoraggiando la condivisione, il senso critico e ciò che accomuna da sempre tutte le grandi menti, da Socrate a Leonardo da Vinci, a Einstein e Nikola Tesla: l'amore, la passione, la libera scelta di percorrere nuove strade. Liberare il cervello significa conoscerlo veramente nelle sue vere potenzialità come nei suoi limiti. Di questo tratta la «neuroergonomia», e in queste pagine ne ritroviamo tutti i campi di applicazione, dal marketing alla politica, dalla scuola alla medicina, alla tecnologia. Perché nel nostro cervello c'è molto di più di quanto siamo stati finora in grado di creare, ed è solo partendo dalla sua conoscenza che spalancheremo davanti a noi le porte di un nuovo Rinascimento.


Buona lettura!

Commenti

  1. Davvero interessante e insolito, penso proprio che passerò a sfogliarlo! 😍

    RispondiElimina
  2. Non penso che riuscirò veramente a resistere alla tentazione di comprarlo! 😘

    RispondiElimina
  3. Mi interessa molto la tematica, e mi piace lo spirito divulgativo di teorie scientifiche, quindi va dritto in WL :)

    RispondiElimina
  4. Da studentessa di psicologia, amo queste tipologie di saggi! Grazie del consiglio :D

    RispondiElimina
  5. Questo libro mi ispira troppo 😍

    RispondiElimina
  6. È senz'altro intrigante e andrò a cercarlo Grazie per averlo portato alla nostra attenzione

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Recensione: "Riparare i viventi", Maylis De Kerangal.

Salve lettori, il libro di cui vi parlo oggi tratta di un tema molto importante e al quale io tengo molto: la donazione degli organi. Il tema è molto delicato e ciò che rende questo libro degno di essere letto è la capacità della scrittrice di parlarne in un modo realistico e delicato, senza cadere mai nell'insensibilità o nella brutalità, entrambe possibili quando si affronta un soggetto così difficile. La storia prende il via con l'incidente in cui incorrono tre amici una mattina di inverno e procede con la descrizione di tutti quei meccanismi che dal momento in cui la tragica sentenza "morte cerebrale" viene emessa prendono il via. Attraverso questo libro riusciamo a comprendere tutte le sfumature delle emozioni umane che in quei tragici momenti si susseguono, e soprattutto ci avviciniamo a comprendere cosa voglia dire dover prendere una difficile decisione come è quella della donazione degli organi. Per questo motivo sono completamente a favore ad una

Recensione: Per primo hanno ucciso mio padre, Loung Ung

"Al pensiero di una torta tutta per me sento lo stomaco contrarsi.  Raccolgo un pezzo di carbone da terra.  Me lo metto in bocca con cautela e lo mastico.  Non sa di niente, ha una consistenza gassosa e lievemente salata.  Ho sei anni e invece di festeggiare con torte di compleanno mastico un pezzo di carbone." Ammetto che mi ci è voluto più tempo del solito per finire questo libro, non perché non fosse leggibile o bello, ma perché ricco di una tematica così importante e attuale, come possono essere solo la guerra e il genocidio, che ho avuto bisogno di tempo per metabolizzato e leggerlo con il giusto rispetto. La cosa che più mi ha sconvolta è il fatto che ciò che viene narrato è una storia vera, non solamente il contesto storico e politico ma gli stessi eventi descritti sono parte integrante della vita di questa donna, Loung Ung, oggi attivista per i diritti umani e che all'epoca della guerra aveva solamente cinque anni.   La lettura è un'esperienza qua

Recensione: L'incastro (im)perfetto (Ugly love) di Colleen Hoover

Si sa, tutto ciò che esce dalle mani di questa scrittrice é un successo assicurato, ma non ci si riesce mai ad abituarsi, e' un continuo superamento di se stessa, leggendo la serie Hopeless  (Le coincidenze dell'amore- Le sintonie dell'amore) pensavo avesse scritto dei libri bellissimi, fissando l'asticella delle aspettative molto in alto, ma ancora una volta mi ha sorpreso con Ugly Love. Ugly love, in italiano L'incastro (im)perfetto, e' un libro profondo, commovente (preparate i fazzoletti) dove, in buona parte del libro il protagonista non è l'amore spensierato e sereno ma, come dice il titolo, il brutto dell'amore, quello che non ti fa toccare il cielo con un dito, ma quello che ti costringe a sprofondare. La storia dei due protagonisti, Tate e Miles e' difficile e tormentata, lei, sorella dell'amico di Miles, e' infermiera e studentessa a tempo pieno, lui è un pilota di volo con un passato del quale non è a conoscenza nessuno e che