"(...) e sapeva già di un'identità terribile tra il genitore e il
piccolo perché i muri sanno, ma non possono dire mai nulla, solo farsi carico di
tanto peso nella loro muta immobilità."
Salve lettori, oggi vi parlo di "Il bambino del treno", uscito il 23 gennaio per Piemme (17,50€ cartonato; 9,99€ eBook)
Si inserisce nel tema dei libri per la giornata della memoria ma la cosa peculiare di questo testo è l'attenzione per tutto ciò che circonda la vicenda, puntando il focus sui personaggi secondari, consapevoli o meno del loro ruolo nella storia.
Un punto di vista diverso, su una delle vicende più tragiche della storia, ci aiuta a comprendere l'impatto che le azioni possono avere su interi territori e sulla loro popolazione.
Il libro racconta di un'Italia rurale, di un paesino perso tra le vallate delle montagne, e i suoi abitanti, in particolare racconta la storia di Giovannino giunto con la moglie per il ruolo di capostazione e di suo figlio Romeo che nascerà di li a breve.
Lungo il racconto vediamo il piccolo crescere, esplorare e diventare sempre più curioso del mondo, vediamo l'atteggiamento di Lucia adeguarsi e passare da cittadina a donna di campagna, perfettamente inserita nella nuova comunica di compaesani e vediamo Giovannino fare i conti con una realtà che non si era immaginato, la promozione, lontana dall'essere il lavoro perfetto, consiste infatti nel fare da capostazione ai pochissimi treni della linea Firenze-Faenza.
È sullo sfondo della storia dei protagonisti che si iniziano a intravedere le avvisaglie del cambiamento, la guerra in Etiopia, le leggi razziali, gli aerei bombardieri e il cambiamento lo si nota anche in loro. Una nuova consapevolezza, un nuovo senso di responsabilità e di giustizia.
Ho apprezzato molto la scrittura, scorrevole e lineare riesce a guidare il lettore attraverso un ritorno alla semplicità, alle origini con un'attenzione particolare alla vita semplice dei piccoli paesi dell'Italia degli anni Quaranta.
I personaggi sono ben caratterizzati e io ho personalmente apprezzato Lucia e Romeo per la loro crescita emotiva e psicologica durante tutte le fasi del romanzo.
Se volete avere una visione diversa sul periodo del fascismo in Italia questo libro fa sicuramente per voi ma è adatto anche a chiunque si voglia emozionare con una storia ben scritta, tragica ma necessaria.
Sembra veramente un libro interessante! 😍
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