"Non avere paura, biascicò qualcuno tra la folla. Prima eri lì in quel vecchio posto e adesso stai qui in questo nuovo posto."
Salve lettori, il libro di cui vi parlo oggi è Lincoln nel Bardo, primo libro dello scrittore di racconti brevi George Saunders che per questo si è aggiudicato il Man Booker Prize 2017 (uno dei più prestigiosi riconoscimenti letterari).
Lo scrittore prende spunto per questo racconto da un fatto di cronaca reale, la morte di Willie, uno dei figli di Lincoln, avvenuta durante il primo anno di presidenza e per dare veridicità al romanzo unisce alle creazioni di fantasia stralci di documenti veri.
Attraverso la lettura seguiamo il presidente durante il suo viaggio fisico e interiore nel Bardo (luogo per tradizione Buddhista in cui risiedono le anime dei caduti in attesa di passare a una nuova esistenza) alla ricerca del figlio perduto ma soprattutto alla ricerca di una modo per venire a patti con la realtà e i sensi di colpa legati all'improvvisa perdita. Il viaggio di Lincoln in quanto uomo e non presidente è straziante, il modo delicato in cui viene raccontato il rapporto padre-figlio rende la lettura estremamente commovente e apre uno spiraglio per cercare di capire questa figura enigmatica da un punto di vista differente.
Allo stesso modo si segue parallelamente il Bardo e i suo abitati, dei fantasmi formati di pura coscienza, ignari quasi della loro condizione e ancorati fortemente al regno terreno dalle loro questioni irrisolte e dall'impossibilità di perdonare e perdonarsi.
Lo stile è frammentato, le frasi sono brevi e spezzate in flusso di pensieri con ininterrotti prodotti da menti diverse, in una cacofonia di voci e stili che forma la struttura del romanzo e che trasforma Lincoln in una figura quasi sfocata, perennemente in biblico tra la scena e lo sfondo, presente e assente allo stesso tempo.
La moltitudine di personaggi può sembrare superflua ma la precisa caratterizzazione rende ognuno di essi indispensabile per l'universo narrativo creato da Saunders, ognuno con il proprio racconto e punto di vista sulla vita è in grado di far ridere, riflettere e commuovere il lettore.
La reputo una lettura imperdibile, in particolare per gli amanti di letteratura americana e per chiunque abbia voglia di immergersi in un libro che riesca a concentrare in sé elementi di dolore, comicità, storia e dolcezza.
Lo scrittore prende spunto per questo racconto da un fatto di cronaca reale, la morte di Willie, uno dei figli di Lincoln, avvenuta durante il primo anno di presidenza e per dare veridicità al romanzo unisce alle creazioni di fantasia stralci di documenti veri.
Attraverso la lettura seguiamo il presidente durante il suo viaggio fisico e interiore nel Bardo (luogo per tradizione Buddhista in cui risiedono le anime dei caduti in attesa di passare a una nuova esistenza) alla ricerca del figlio perduto ma soprattutto alla ricerca di una modo per venire a patti con la realtà e i sensi di colpa legati all'improvvisa perdita. Il viaggio di Lincoln in quanto uomo e non presidente è straziante, il modo delicato in cui viene raccontato il rapporto padre-figlio rende la lettura estremamente commovente e apre uno spiraglio per cercare di capire questa figura enigmatica da un punto di vista differente.
Allo stesso modo si segue parallelamente il Bardo e i suo abitati, dei fantasmi formati di pura coscienza, ignari quasi della loro condizione e ancorati fortemente al regno terreno dalle loro questioni irrisolte e dall'impossibilità di perdonare e perdonarsi.
Lo stile è frammentato, le frasi sono brevi e spezzate in flusso di pensieri con ininterrotti prodotti da menti diverse, in una cacofonia di voci e stili che forma la struttura del romanzo e che trasforma Lincoln in una figura quasi sfocata, perennemente in biblico tra la scena e lo sfondo, presente e assente allo stesso tempo.
La moltitudine di personaggi può sembrare superflua ma la precisa caratterizzazione rende ognuno di essi indispensabile per l'universo narrativo creato da Saunders, ognuno con il proprio racconto e punto di vista sulla vita è in grado di far ridere, riflettere e commuovere il lettore.
La reputo una lettura imperdibile, in particolare per gli amanti di letteratura americana e per chiunque abbia voglia di immergersi in un libro che riesca a concentrare in sé elementi di dolore, comicità, storia e dolcezza.
Sono veramente curiosa! 😍
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