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Recensione: Warcross, Marie Lu



"Altre volte, invece, ti ritrovi nella posizione perfetta e con l'arma giusta per reagire. Io l'ho fatto. Ho colpito in fretta, con forza, con furia. E la mia arma non era altro che la lingua sussurrata dei circuiti e dei cavi, una lingua che può mettere la gente in ginocchio. E, nonostante tutto, lo rifarei." 

TRAMA
La mania ha preso piede dieci anni fa, e oggi Warcross conta milioni di fan in tutto il mondo. Per alcuni rappresenta una via di fuga dalla realtà, per altri una fonte di profitto. La giovane hacker Emika Chen sbarca il lunario braccando i giocatori entrati nel giro delle scommesse illegali. Ma l'ambiente dei cacciatori di taglie, oltre a essere pericoloso, è molto competitivo. Sempre al verde, per racimolare una somma di denaro di cui ha urgentemente bisogno, Emika hackera la partita inaugurale del Campionato di Warcross e, senza volerlo, si ritrova dentro il gioco. È certa che il suo errore le costerà l'arresto, e l'ultima cosa che si aspetta è la telefonata del creatore di Warcross, l'affascinante miliardario giapponese Hideo Tanaka, con una proposta impossibile da rifiutare. Un volo per Tokyo ed Emika si ritrova catapultata nel mondo che fino a quel momento aveva solo potuto sognare. Ma presto le sue indagini sveleranno l'esistenza di un oscuro complotto le cui implicazioni vanno ben oltre i confini dell'universo di Warcross.

Salve lettori, la recensione di oggi vede come protagonista un libro che ha avuto molto successo negli Stati Uniti, merito soprattutto della famosa scrittrice Marie Lu, nota per la serie bestseller Legend. 

Il mondo creato da Marie Lu in Warcross è qualcosa a cui non siamo abituati ma che piano piano sta prendendo forma nelle nostre vite e cioè la realtà virtuale. Warcross infatti altro non è che la più grande piattaforma di gioco virtuale, creata dal giovane Hideo Tanaka, diventata talmente popolare da riuscire a catalizzare l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo durante i suoi tornei. È proprio durante la partita inaugurale che Emika Chen riesce a introdursi nel gioco, rivelandosi così agli occhi del mondo e suscitando l'interesse del giovane creatore del gioco, nonostante le sue intenzioni fossero mosse dalla mera sopravvivenza. Emika è una cacciatrice di taglie, vive a New York e sta per essere sfrattata, hackerare il gioco più famoso del mondo le sembra l'unico modo per racimolare in fretta dei soldi ma ovviamente il suo piano non è perfetto e senza che quasi se ne accorga viene contattata da Hideo in persona per una proposta di lavoro top secret. 

L'ambientazione da qui in poi si sposta a Tokio, descritta come una brillante metropoli sempre in movimento e la cui ossessione per Warcross è maggiore rispetto a qualsiasi altra città e la narrazione in prima persona di Emika ci aiuta a vedere la realtà vera e virtuale attraverso le lenti digitali che indossa, unico modo per poter accedere al mondo virtuale. 

L'unico modo per poter svolgere il lavoro è dall'interno e così da semplice spettatrice la giovane hacker si ritroverà ad essere una delle protagoniste assolute del gioco che ha sempre ammirato da lontano, costretta a dover dubitare di tutti non sarà facile per lei destreggiarsi attraverso le varie prove nel gioco e convivere con i suoi compagni di squadra ma presto capirà che a volte cercare aiuto non è sinonimo di debolezza ma di coraggio.

Nulla è lasciato al caso in questo libro, oltre ad avere una trama molto originale le descrizioni sono il vero punto forte del libro, viene curato ogni singolo dettaglio e dato che si parla di realtà virtuale non è cosa da poco, warcross in qualche modo riesce a prendere forma nella mente del lettore, catturandone completamente l'attenzione e trasportandolo con sé tra le pagine (o i bit?) del libro. Anche i personaggi sono magistralmente caratterizzati, Emika in primis, protagonista dallo spirito combattivo e intraprendente compie una fantastica evoluzione durante la narrazione, acquistando sempre più sicurezza in sé stessa e allo stesso tempo imparando a interessarsi di più degli altri e non solo alla sua sopravvivenza. Anche i personaggi secondari non sono lasciati al caso ma dimostrano ognuno un carattere e una personalità ben delineata e distinguibile, e ognuno a modo suo sarà importante per la storia.

Credo che Warcross  sia una lettura per tutti, non solo per chi è appassionato di videogiochi e mondi alternativi ma per tutte quelle persone che abbiamo voglia di immergersi per un po' in una dimensione completamente diversa e fermarsi a riflettere su quanto la nostra vita stia lentamente scivolando nella dipendenza da questi mondi fittizi, rischiando di farci perdere il contatto con la realtà. 

Ogni porta ha una chiave, ogni problema una soluzione 




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