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Recensione: Nei miei occhi il tuo cielo, Danielle Younge-Ullman


"Sento che potrei dormire per un migliaio di anni, che potrei piangere, che potrei cantare, che potrei toccare le sue labbra con le mie, che potrei infilarmi in un buco e nascondermi lì per il resto della vita. Sento che potrei sdraiarmi sulla schiena e guardare in alto, il cielo, e lasciare che le stelle mi cadano sugli occhi e mi cambino, mi anneghino, mi illuminino." 

TRAMA
Ingrid ha trascorso l'infanzia viaggiando in Europa al seguito della mamma, una promettente cantante lirica. Ma quando il sipario cala sulla carriera materna, Ingrid si ritrova di colpo incastrata in una modesta, soffocante quotidianità, sempre sull'orlo del collasso economico ed emotivo. Un giorno, Ingrid scopre che la musica, che aveva sempre considerato solo il contrappunto alla vita di sua madre, è vitale anche per lei. Per poter perseguire i propri sogni, Ingrid dovrà dimostrare di essere abbastanza forte da reggere la pressione e per farlo dovrà trascorrere tre settimane in un campo estivo ai limiti della sopravvivenza, fisica e mentale.

Salve lettori, oggi vi parlo di "Nei miei occhi il tuo cielo", un libro che ero davvero curiosa di leggere e che grazie a Piemme ho avuto modo di poterlo fare. 

Questo è un libro davvero particolare, che vede come protagonista Ingrid, ragazza di sedici anni in conflitto con il mondo e con sua madre per le scelte riguardanti il suo futuro e che per questo si trova a dover trascorrere tre settimane in capeggio non proprio come se l'era immaginato.

Grazie al diario che Ingrid scrive durante la sua avventura possiamo conoscere qualcosa di più del suo passato, della sua amata infanzia in giro per i teatri di tutta Europa e del difficile e delicato rapporto con sua madre, un tempo famosa cantante lirica che inseguito ad una disavventura si rinchiude sempre più in se stessa, facendo sentire Ingrid sull'orlo del precipizio.

È proprio la difficile dinamica madre figlia il punto chiave della storia, ed è anche ciò che spinge la protagonista a partire per il campo estivo, per far valere le sue convinzioni e dimostrare alla madre che una carriera nella  musica non è necessariamente una cosa negativa e che non è una cosa a cui è disposta a rinunciare.

Il percorso emotivo e mentale sarà difficile quanto il viaggio che dovrà affrontare nella natura, 
questo libro infatti è un turbinio di emozioni,  il soggiorno forzato in un campeggio non proprio attrezzato sarà per Ingrid lo spunto per un viaggio introspettivo, alla ricerca di un modo per far fronte alle difficoltà della vita e allo stesso tempo, alla ricerca di se stessa.

Può sembrare uno young adult come molti altri ma in realtà in questo libro c'è molto di più di una storia romantica, vengono trattati molti tempi importanti e delicati, come la depressione, il tutto nella maniera più veritiera, dal punto di vista di adolescenti.
Nel libro non mancano di certo i personaggi secondari che grazie alle capacità di scrittura dell'autrice sono ben caratterizzati e si incastrano perfettamente nella storia 

La cosa che più mi è piaciuta di questa lettura è il messaggio che traspare: non arrendersi davanti alle difficoltà e proseguire con qualsiasi mezzo affinché  i propri sogni vengano realizzati.



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