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Recensione libro e serie tv: L'altra Grace, Margaret Atwood


"Una storia, quando ci sei in mezzo non è una storia, è solo confusione; un fragore indistinto, un andare alla cieca, tra vetri rotti e schegge di legno; è come una casa che vortica in una tromba d'aria, una nave che si schianta contro gli iceberg o precipita giù per le rapide, e nessuno a bordo può fermarla. E soltanto dopo che diventa una storia, prende una forma. E' quando la racconti, a te stessa o a qualcun altro."

Il libro 

TRAMA
Nel 1843 il Canada è sconvolto da un atroce fatto di cronaca nera: l’omicidio del ricco possidente Thomas Kinnear e della sua amante, la governante Nancy Montgomery. Imputata insieme a un altro servo, la sedicenne Grace Marks viene spedita in carcere e, sospettata di insanità mentale, in manicomio. A lungo oggetto dei giudizi contrastanti dell’opinione pubblica – propensa a vedere in lei ora una santa, ora una carnefice – la protagonista del romanzo può finalmente raccontare la propria vita al giovane dottore Simon Jordan. Convinto di mettere le proprie conoscenze al servizio della verità sul caso, e al tempo stesso contribuire al progresso della scienza psicologica, Jordan non potrà fare a meno di restare ammaliato da questa personalità complessa e inafferrabile. Nelle mani di Margaret Atwood, il dialogo che si instaura tra i due si trasforma nel ritratto psicologico di una persona due volte vittima del sistema sociale – in quanto povera e in quanto donna – e assurge a denuncia delle enormi contraddizioni di una società maschilista e tormentata da conflitti interni perché incapace di accettare l’«altro».

Sembra banale dirlo ma ormai mi sono innamorata di questa scrittrice e questo libro non ha fatto altro che aumentare la mia stima. Se con Il racconto dell'ancella (ne ho parlato qui: Il racconto dell'ancella) si viene catapultati in futuro distopico in cui le donne vengono relegate ad solo compito e cioè partorire (chi ancora può) per gli uomini della classe dirigente, qui torniamo indietro nel tempo, veniamo rispediti nel 1843 in Canada e assistiamo al racconto romanzato di un fatto di cronaca realmente accaduto. Grazie anche a testimonianze originali possiamo scoprire il ruolo nella vicenda di Grace Marks, domestica nella proprietà in cui ai tempi vennero ritrovati i cadaveri di Thomas Kinnear, ricco uomo d'affari e di Nancy, amante illegittima e ufficialmente domestica. Subito dopo gli omicidi Grace venne accusata insieme allo stalliere ed entrambi vennero condannati a morte. Avendo dato sempre versioni contrastanti sull'accaduto ed essendo una giovane di sedici anni sempre rispettata da tutti molti si chiesero a lungo se effettivamente fosse vittima anch'essa del piano malvagio dello stalliere, se fosse pazza per via delle sue amnesie o semplicemente una bugiarda.
Questo libro dai leggeri tratti thriller affronta il passato di Grace e le vicende che hanno portato al presunto omicidio attraverso delle sedute con uno stimato dottore di psicologia. Scoprire la verità sul caso diventa quasi un pretesto, dettato da un comitato che spera di far ottenere a Grace la grazia, in realtà la piacevolezza del libro sta proprio nel lungo ininterrotto racconto di Grace che prende forma di un flusso di coscienza, grazie al quale possiamo cogliere ogni dettaglio, ogni pensiero, ogni sfumatura dell'animo umano. Cosa rende una persona una vittima? E cosa un'assassina? Domande apparentemente senza risposta ma che questo libro cercherà di rispondere destreggiandosi in una società fondata sul potere maschile, in cui le donne sono relegate a lavori umili e non hanno libertà di espressione.
Grace è un'altro personaggio femminile perfettamente tratteggiato dalla penna di Margaret Atwood, complessa ed enigmatica ma allo stesso tempo semplice e ingenua diventa un modello in cui non appare difficile immedesimarsi, ha una capacità di sopravvivenza tale per cui nonostante le avversità riuscirà a mantenere un'integrità tale per cui lo stesso dottor Simon ne sarà  affascinato.
Colpevole o no Grace  sarà sempre comunque vittima del sistema sociale, maschilista e poco obiettivo, situazione che non è difficile ipotizzare anche in tempi più recenti.

Se vi ho incuriosito e volete conoscere meglio la scrittrice e qualche dettaglio in più sui suoi libri in questo articolo trovate la chiacchierata che ha fatto a Milano ospite del noir in Festival: Margaret Atwood al Noir in Festival


"Solo perchè una cosa è scritta, signore, non vuol dire che sia la verità sacrosanta, dico io."




La serie 

Da poco tempo Netflix ha pubblicato la serie tv tratta da questo libro con il suo titolo originale: Alias Grace, prodotta dalla CBS e supervisionata dalla stessa scrittrice.
La serie si compone di 6 episodi di circa 45 minuti e vede come protagonista Sarah Gadon nelle vesti di Grace Marks. 
Per non perdermi neanche un dettaglio ho cercato di guardare gli episodi seguendo in contemporanea il ritmo di lettura del libro e così facendo sono riuscita a non spoilerarmi niente ed avere bene in mente come erano state descritte le scene  nel libro.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa serie, nonostante il libro sia parecchio lungo (circa 550 pagine)  è riuscita a mantenere tutti i fatti principali intatti, spesso usando le stesse parole del libro rendendolo quasi esso stesso una sceneggiatura. Se non avete letto il libro e non avete idea di cosa state per vedere  non aspettatevi un thriller o un poliziesco, certo c'è una piccola componente in merito dato che si sta parlando di un assassina (fatto di cronaca realmente accaduto all'epoca) ma a predominare in questa serie sono i dialoghi e la componente psicologica della protagonista, il suo vissuto, cosa l'ha resa ciò che è, e soprattutto cercherà di rispondere alla domanda più importante: Grace è un'assassina, una pazza o soltanto una bugiarda? 
Il ritmo sebbene non sia sempre incalzante riesce a non risultare mai troppo lento grazie a digressioni sul passato di Grace che incuriosiscono e allo stesso tempo svelano risposte allo spettatore. Pregio assoluto è l'attrice Sarah Gadon, semplicemente perfetta.


Trailer serie Netflix: 


Commenti

  1. Nonostante io non abbia avuto una bella esperienza con l'ancella, non credo che non mi darò un'altra possibilità con l'autrice😏

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  2. Sono curiosissima di leggere questo libro! 😘

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  3. This is a great post, thanks for writing it

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